10G SERIE B | L’Atletico Giama accorcia ancora: -1 dal CRAL

BRAVEHEARTS    2
ATLETICO GIAMA   5

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L’Atletico Giama impallina 5 volte i Bravehearts ed approfitta ancora una volta dello scivolone di chi la precede in classifica. Alla compagine locale non basta un Mattucci in serata di grazie, con una doppietta che addolcisce l’amaro sapore della sconfitta, ma non evita lo stop alla squadra guidata da un D’Annibale tutt’altro che contento del rendimento dei rossoneri.

Gara controllata agevolmente dal sodalizio allenato da Francesco Mimola, che si porta sul momentaneo 4-0 grazie alla rete di Di Sante, alla doppietta di Gennarelli ed al sigillo di Pastore.

Mattucci prova a riaprire le sorti del match, tuttavia Cameli piega ogni velleità della compagine ortonese con la rete dell’1-5. Ancora Mattucci si toglie la soddisfazione della personale doppietta, ma il 2-5 finale resta.

A CALDO – Domenico D’Annibale (Bravehearts) così commenta al termine della sfida:

“Il risultato parla da sé, un primo tempo così brutto ed in balia degli avversari non l’abbiamo giocato neanche nella nostra prima stagione, difesa ferma, centrocampo inesistente, con Pierpaolo a tamponare il possibile, poche palle giocabili per le punte, anche se la prima occasione della partita era per noi, con Francesco che di testa superava l’ultimo uomo, prendeva una randellata ma rimaneva in piedi cercando la porta, ma veniva fermato dall’arbitro che fischiava punizione per noi senza dare vantaggio. Pian piano l’Atletico cominciava ad organizzare il proprio gioco mettendoci in difficoltà soprattutto perché non riuscivamo a tenere palla, a farla girare, sbagliando passaggi a due metri, alimentando le loro ripartenze, veramente penosi. I tre goal del primo tempo erano la logica conseguenza, gli avversari dilagavano senza opposizione. Nel secondo tempo i cambi davano qualcosa in più, riuscivamo a combattere, regalavamo altri due goal, ma almeno eravamo più squadra, riuscivamo finalmente ad organizzare qualche azione decente, con Daniele che realizzava una doppietta, figlia del gioco di squadra e di due assist ben sfruttati. Nel finale provavamo l’impresa, impossibile, ma un paio di giocate potevano essere goal se avessimo cercato il compagno e non l’azione personale. Una sconfitta con la terza ci può stare, ma aspettare gli eventi, marcare a cinque metri gli avversari, tenere la difesa così bassa e senza protezione, ha reso veramente indecente la nostra prestazione”