COPPA ABRUZZO | Prosegue la favola della Fucense; Spartak battuto ai rigori

Gara densa di emozioni che alla fine premia la compagine di Trasacco, trascinata dal portiere De Gasperis RISULTATI TITOLO REGIONALE – RISULTATI COPPA ABRUZZO

De Gasperis festeggia scappando dai compagni della Fucense

QUARTI COPPA ABRUZZO: SPARTAK – FUCENSE  4-5 dcr. (2-2) 

Articolo di Alessandro Maselli
Spartak e Fucense si giocano l’accesso alle semifinali della Coppa Abruzzo UISP 2015 in una sfida che regala emozioni dall’inizio alla fine della contesa. Spartak che si affida al collaudato gruppo che ha concluso in crescendo la seconda stagione nella cadetteria della UISP, la Fucense invece ritrova il bomber Cofini e spera di dar seguito al poker rifilato alla Pro Sacco negli ottavi di finale. Arbitra il Sig. Fragassi da Farindola.

PRIMO TEMPO – Pochi minuti e la Fucense passa: Ganzha non trattiene su calcio piazzato e Troiani di testa piazza lo 0-1, ma l’iniziale posizione di off-side ravvisata dall’ottimo Fragassi annulla il vantaggio. La compagine di Trasacco ci prova anche al quinto con Mario Flammini, ma il suo diagonale dalla destra sorvola la traversa. Ghiotta occasione per lo Spartak al decimo, quando Matteo Esposito beffa in velocità la difesa, ma si prodiga in un pallonetto fuori misura che termina sul fondo. Al 14esimo c’è l’1-0 Spartak: angolo dalla destra, Zaharia viene colpevolmente lasciato solo ed il capitano dei locali gonfia di testa la rete del vantaggio. La Fucense risponde però a tono e Domenico Nazzicone fugge via sulla sinistra e piazza dal fondo un ottimo traversone che non trova compagni al 18esimo. Azione manovrata degli ospiti due minuti più tardi, con Troiani che manca il bersaglio da ottima posizione. Parata stilisticamente perfetta di Ganzha al 23esimo su colpo di testa di Cofini, mentre Flammini si attarda e si divora il gol del pareggio facendosi recuperare dal diretto avversario. Lo Spartak si riaffaccia in avanti con Marcucci: ottimo il lavoro sul lato corto dell’area di rigore e destro deviato in maniera sublime da De Gasperis. Il finale di tempo è tutto della Fucense, con Troiani e Cofini che impegnano Ganzha dalla media distanza, poi a due dall’intervallo ci sono vibranti proteste per un tocco con il braccio di Gueye con Flammini che calcia altissimo da ottima posizione il pallone del pareggio. A 30 secondi dal duplice fischio di chiusura c’è però spazio per un fallo di mano di Luchyshyn, con Fragassi che indica il dischetto del rigore: dagli undici metri capitan Domenico Nazzicone spiazza Ganzha e riapre i discorsi qualificazione.

PARI ANCHE NELLA RIPRESA – Ad inizio ripresa il capitano della Fucense pennella al centro per Salvati, ma il colpo di testa del numero 3 rossoblu manca il bersaglio a pochi metri dalla rete; non sbaglia invece il migliore in campo Smirnov, che raccoglie un cross dalla destra di Matteo Esposito, si coordina e di prima intenzione incrocia sul palo lontano impallinando l’incolpevole De Gasperis. Esposito sfiora il colpo del ko al 23esimo con un fendente che accarezza il legno difeso da De Gasperis, mentre la Fucense getta alle ortiche il pallone del 2-2 quando Nazzicone toglie il pallone a Cofini e di testa, da meno di un metro, manda sul fondo. La disperazione si tramuta però in gioia al 26esimo: il subentrato Manna sfonda a destra, traversone basso mancato due volte dalla difesa locale e Cofini stavolta non perdona piazzando la stoccata che vale il 2-2. Il bomber della Fucense avrebbe addirittura la palla della vittoria, tuttavia il destro scarabocchiato a ridosso degli undici metri termina sul fondo. Proteste ospiti sul susseguente corner per un contatto tra Cofini e Gueye, così come i rossoblu recriminano per un calcio di punizione dal limite comandato in favore dello Spartak allo scadere. Il piazzato di Smirnov non si tramuta però in pericolo e le due squadre vanno così ai calci di rigore.

De Gasperis para il penalty decisivo di Marcucci

DE GASPERIS SI ESALTA – Parte lo Spartak e Trovarelli spiazza De Gasperis; Cofini pareggia i conti con un brivido che fa disperare Ganzha; Smirnov si fa ipnotizzare da De Gasperis che smanaccia sulla sua destra, mentre il portiere dello Spartak non riesce ad emulare il collega di Trasacco; Kisil manca la porta alimentando le speranze di vittoria degli ospiti, ma Ganzha è bravissimo nel parare il penalty e nel rinvigorire l’animo dello Spartak; capitan Zaharia pareggia i conti dal dischetto, ma Sarandrea riporta davanti i rossoblu; Marcucci non può sbagliare, ma il numero 11 dello Spartak si fa battere nel duello dal portiere De Gasperis che dopo la parata scappa via per non farsi raggiungere dai compagni. Strette di mano e complimenti al termine della sfida, mentre Marcucci (classe 1995) non riesce a darsi pace per l’errore dal dischetto: come dice De Gregori: “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”.

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