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FINALI NAZIONALI

Finali Naz.2016 | Empoli si laurea Campione d’Italia per Rappresentative edizione 2016

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EMPOLI    2
GARFAGNANA   1


PESCARA – Presso il centro Sportivo “Adriano Flacco” di Pescara si disputa la finale che assegna il Titolo Italiano per Rappresentative UISP edizione 2016. Un derby toscano quello diretto dal Sig.Rodio e dagli assistenti Bonasera e Negro, con i detentori del tricolore di Empoli che affrontano la sorpresa Garfagnana.

EMPOLI che scende in campo con Lelli, Scherillo, Squarcini, Di Marino, Pignataro, Morelli, Ciambotti, BArtoli, Capriotti, Bendo e Passariello. Allenatore, Alano Galligani; il Mister del Vitolini Campione Provinciale di Empoli.

GARFAGNANA risponde con l’undici mandato in campo dal CT Poli: Biagioni, Saletti, olaini, Grassi, Buriani, Fabbri, Borghesi, Terni, Monelli, Remaschi, Di Bartolomeo.

CRONACA – Pochi minuti ed il polivalente Ciambotti crea scompiglio lungo l’out di sinistra, con il traversone che viene sbrogliato dall’attente difesa gialloblu di Garfagnana. Al quinto è Bartoli, che dal vertice sinistro dell’area di rigore fa partire un sinistro a giro troppo debole per impensierire Biagioni. Un tentativo dalla media distanza che non inquadra lo specchio ed un lancio illuminante di Bendo a premiare un inserimento dalle retrovie rappresentano gli ultimi squilli empolesi prima del vantaggio di Garfagnana: Di Bartolomeo mette infatti il turbo nonostante la calura e le tre gare in appena 3 giorni, supera 3 avversari e mantiene la sensibilità nel piede pennellando un traversone al bacio che il bomber Monelli deve solo spingere in rete di testa. La favola della terribile outsider che ha liquidato Pescara con un perentorio 4-1 sembra poter scrivere un finale da sogno, tuttavia Empoli risponde subito ed un piazzato dello specialista Ciambotti accarezza l’incrocio dei pali sopra la barriera. I biancazzurri si rendono pericolosi anche alla mezz’ora, con Passariello costretto a fare i conti con la provvidenziale uscita dell’estremo difensore Biagioni. Un calcio piazzato dal limite respinto dall’attento portiere di Garfagnana manda in archivio la prima frazione.

monellifinale2016

RIMONTA EMPOLESE – Nella ripresa Empoli carica a testa bassa, con un’azione personale di Bartoli che si conclude con un tiro che sorvola di molto lo specchio della porta avversaria. Al decimo occasionissima per i biancazzurri, con il diagonale velenoso del subentrato Cavallini che viene smanacciato dal superbo intervento dell’ottimo Biagioni. Empoli vuole il pari e Di Marino accarezza il palo lungo con una volèe su traversone dalla destra che fa salire un brivido in casa giallonera. Le vespe di Garfagnana hanno però due frecce acuminate nella propria faretra, con Di Bartolomeo e Remaschi che sono schegge tanto impazzite ed indemoniate, quanto imprendibili sul fronte offensivo disposto da Mister Poli. Al 25esimo si registra però il meritato pareggio empolese: verticalizzazione di Di Marino, velo di Cavallini e giocata monstre di Passariello che piazza un diagonale mortifero che si insacca nella guancia del gol del palo lungo: 1-1 e tripudio empolese, con i ragazzi di Galligani che vogliono scongiurare i tiri dagli undici metri, ma il primo pericolo è di Garfagnana, con Remaschi che disegna una parabola perfetta su punizione che solo Mattia e Lelli e la traversa non tramutano nel gol vittoria. Mirko Pignataro risponde con un inzuccata fuori misura su punizione di  Ciambotti, poi nel recupero c’è il gol partita: il Sig.Rodio comanda una punizione sul lato corto dell’area di rigore, Biagioni compie un miracolo sulla perfetta esecuzione empolese, ma nulla può sul tap-in ravvicinato e vincente di Cavallini, che fa partire la festa di Empoli gettando nello sconforto Garfagnana, capace di cullare per lungo tempo il sogno tricolore e bruscamente risvegliatasi forse nel modo peggiore, con un gol allo scadere. Lo scudetto sfiorato non intacca minimamente il valore e la vagonata di complimenti da tributare alla formazione gialloblu guidata da Mister Poli; per Empoli l’ammirazione è invece lampante, con il campo che premia per il secondo anno consecutivo la “Nazionale” allenata da Alano Galligani. Vincitori e vinti hanno comunque offerta una testimonianza inconfutabile: Pescara è ancora lontana anni luce dagli standard delle prestazioni tecnico-tattiche-atletiche e dirigenziali dei due comitati toscani.

cavallini

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