Connect with us

LEGA CALCIO

FINALI NAZIONALI| La Lega Calcio Nazionale ed il Settore Tecnico Arbitrale

Published

on

Condividi il Post

Shares

Nella sede di Bellaria Igea Marina, proseguono le giornate di formazione e di applicazione in campo degli arbitri UISP in occasione delle Finali Nazionali


Gli Arbitri delle Finali Nazionali UISP 2015


Articolo pubblicato sul portale della UISP LEGA CALCIO NAZIONALE


Redazione Comunicazione Calcio Nazionale UISP

[dropcap]Q[/dropcap]ualcuno ha scritto che “Quando non ci sarà bisogno di alcun arbitro di calcio saremo certi di vivere in un paese che ha raggiunto il suo massimo grado di civiltà”. L’arbitro è certamente la figura più discussa nel gioco del calcio. E’ la figura più universalmente detestata, in Italia addirittura è il vero nemico, anche più del politico, perché in fondo egli emette un giudizio. E il calcio amatoriale non ne è immune da questo malvezzo.

Pierluigi Collina, noto ex arbitro italiano di calcio, numero uno al mondo per tantissimo tempo in quel ruolo, disse “Saggio è chi pensa. L’arbitro non può essere saggio. Deve essere impulsivo. Deve decidere in tre decimi di secondo.” E non bastano. Come dargli torto allora?

Possiamo conoscere a memoria tutte le diciassette regole del gioco del calcio, aggiungervi anche la diciottesima, quella del buon senso, e non esitare un solo momento sulla casistica, in una medesima gara possiamo prendere centinaia di decisioni giuste, da far stropicciare gli occhi a qualsiasi Osservatore di Lega, ciononostante il primo sbaglio potrà essergli fatale, per quello potrà essere lapidato senza pietà, ingiustamente.

Nel calcio di oggi, anche in quello amatoriale della UISP, purtroppo vengono importati dentro i campi di gioco modelli diseducativi propri di altre realtà esterne (media, calcio professionisto, ect…), l’arbitro deve comunque evolversi continuamente con le regole, aggiornarsi costantemente.

Il Direttore di Gara oggi, rispetto a ieri, deve essere più atleta, perché il gioco del calcio è più veloce, non è più possibile lasciare niente al caso. Egli non è solo un giudice, la sentinella del regolamento del gioco del calcio, egli deve sapere leggere la partita, deve saper anticipare le situazioni di gioco, e questo non gli basterà comunque per renderlo meno inviso agli occhi dei protagonisti di una partita di calcio.

[dropcap]G[/dropcap]li arbitri sono impopolari perché devono applicare le regole del gioco del calcio, punto e basta. Qualsiasi loro decisione sarà comunque contestata, basta un calcio di rigore per avere qualcuno contro (chi lo subisce) o a favore (chi se ne avvantaggia), ed invertire repentinamente l’opinione nell’azione successiva, dove capita il più classico dei gol – non gol a parti invertite.

In realtà, ma facciamo fatica tutti a riconoscerlo, senza di lui nessuna partita di calcio avrebbe senso, non si giocherebbe neanche per qualche secondo, la gara dovrebbe terminare col suo triplice fischio finale ed invece prosegue per tantissimo tempo dopo. Purtroppo è così, anche se non dovrebbe esserlo!

In realtà gli arbitri sono persone come tante altre, figli, padri, amanti, con i pregi e i difetti di qualsiasi uomo, e come tali possono errare, ed è questo il loro vero problema, in quanto nel gioco del calcio ad uno solo non è concesso sbagliare: all’arbitro.

Egli deve essere imparziale, deve essere autorevole ma non autoritario, deve essere educato, non deve emettere giudizi ma applicare le regole del gioco del calcio, deve essere incondizionabile e non subire la sudditanza psicologica. Chi non vi riesce è perché si è reso servo a causa di un perfetto mix di ambizione e istinto di conservazione.

Anche a livello amatoriale le società minori, o quelle che sposano più delle altre i “sani principi dello sport”, spesso e volentieri si sentono liquidate dagli arbitri, soprattutto nelle partite contro le grandi squadre, quando le grandi squadre giocano tra di loro le cose si complicano ulteriormente.

La paranoia dei sostenitori al seguito, anche a livello amatoriale, viene alimentata da interminabili dibattiti televisivi delle gare professionistiche, in cui vengono scagliate accuse agli arbitri in tutte le direzioni; e così gli episodi delle partite, le punizioni, i falli e le scorrettezze, i goal, sono ripetuti in replay all’infinito e le diverse teorie su presunte cospirazioni di chissa chi.

In realtà è praticamente impossibile avere un parere univoco su ogni fallo e scorrettezza di gioco, ad una persona per la quale quel fallo è davvero un fallo evidente ne corrisponderà un’altra per la quale non era fallo. Un assurdo, ma è così ! Per non parlare delle sanzioni disciplinari, lo stesso Pierluigi Collina sosteneva “Non vivo il rigore o l’espulsione come gratificazione. L’arbitro non è felice quando espelle un giocatore. L’espulsione è una piccola sconfitta. Non c’è nessuna libido nel tirare fuori il cartellino rosso.”. Ed in realtà è proprio così !

[dropcap]L’[/dropcap]arbitro UISP, in particolare, ci mette la passione, la dedizione, la generosità, la disponibilità, dirige sotto la pioggia, col campo in non perfette condizioni, col freddo o con principio di neve, sotto il solleone, in qualsiasi situazione di gioco o di avversità, sempre pronto a qualsiasi evenienza. Alle Finali Nazionali UISP in svolgimento gli arbitri provengono da ogni angolo d’Italia, tanti moschettieri col fischietto in bocca col motto “Uno per tutti, tutti per uno”, sempre pronti ad aiutarsi l’un con l’altro. Nella Riviera di Rimini, in questo lungo weekend di grande sport amatoriale, hanno trascorso tante ore sui campi di gioco e soprattutto molte ore di formazione, perché arbitri non si nasce, si diventa. L’Arbitro UISP è un’atleta, che fa della passione il suo stimolo più potente e che con essa cerca di superare i propri limiti.

Facciamocene una ragione, “Calcio è calcio …  rigore è quando arbitra fischia”. Non lo diciamo noi. Lo disse lui, Vujadin Boškov, uno che di arbitri, a modo suo, se ne intendeva. Giusto per sdrammatizzare un po’ e comprendere a fondo che davvero il calcio è solo un gioco, ed è grazie e soprattutto all’arbitro che si possono disputare le partite di uno degli sport più seguiti ed amato al mondo.

Grazie per la disponibilità a tutto il Settore Tecnico arbitrale del Nazionale calcio UISP, dai responsabili, agli arbitri, agli Osservatore di Lega.

[fonte: Redazione Comunicazione Calcio Nazionale UISP]

Condividi il Post

Shares
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

ISCRIVITI UISP MAGAZINE TV



80°minuto

Highlights

SPECIALI UISP MAGAZINE

Albo d'Oro

Trending

INFO UISP MAGAZINE
Invia via WhatsApp