CALCIOMERCATO 16 | Il Pe Colli dà i numeri… e presenta il nuovo logo

Il grifone è stato totalmente ridisegnato. La forma a metà tra aquila e leone simboleggia potenza e perfezione, il mix perfetto che ogni squadra di calcio dovrebbe avere per essere imbattibile.

La scelta della forma (tonda) è al passo con i tempi: uno stemma moderno, contemporaneo, che rispecchia quindi totalmente la nostra società e la nostra squadra: “la forma circolare vuole rappresentare una società moderna, una società diciamo social” spiega Leo Margiotti, autore del nuovo logo collese “perciò l’iconografia circolare si presta bene per instagram, facebook e per un eventuale futura app per smartphone”. Nel calcio di oggi tante squadre importanti professionistiche hanno scelto un restyling dello stemma scegliendo la forma tondeggiante, per ultimo il Paris Saint Germain, come Bayern Monaco e altri.

Ezio Diman, nostro presidente onorario ringrazia ancora una volta Riccardo D’Agnese, autore del logo originario del 2011 che ha accompagnato i collesi nei primi anni della loro vita calcistica amatoriale abruzzese.

Leo Margiotti Designer, nasce con l’idea di disegnare progetti innovativi, con un designer, Leo, a disposizione dei clienti per realizzare marchi, loghi tipo, pagine web, ma anche prodotti, con packaging personalizzato e dedicato, per finire all’architettura. leomargiotti.com vi aspetta!

Francesco Troiano, vice presidente dei biancoverdi, ringrazia Leo per aver messo a disposizione di una piccola realtà amatoriale la sua professionalità, in pieno stile Pescara Colli.

Il grifone è pronto a combattere, con uno stile nuovo!!!

NOTA MERCATO – Dall’elenco dei numeri, e quindi la rosa completa che sarà di scena quest’anno, si nota un nome nuovo associato al numero 13: Demba Mbaye è infatti l’ultimo tassello del mercato biancoverde. Il centrocampista Senegalese, classe 91, rappresenta l’ultima freccia a disposizione per l’arco di Labozzetta pronto ormai ad affrontare la stagione 2016/17.

Curiosità dell’asta: termina alle 00,40 un’asta tribolata che ha visto prevalere la conferma dei numeri avuti lo scorso anno, ad esempio il 4 di Gobeo, l’11 di Mauro Giancaterina, il 17 di Trignani, il 9 di capitan Troiano e così via. Ha destato grande scalpore invece il gran rifiuto di Alessio Rossoni alla maglia numero 10, per una più “operaia” 18; il numero che nella storia del calcio ha sempre rappresentato classe ed estro, finisce quindi sulle spalle di uno dei più giovani della rosa, e cioè il jolly di centrocampo Fabrizio Acconcia, 1992 sulla carta di identità. Da segnalare bomber Pino Massimi che riesce ad ottenere la tanto amata numero 8, Di Luzio che abbandona la 13 per una misteriosa 24, Leo Margiotti con un 6 alla Verratti e Caldarelli che prende la 22 in stile Pepito Rossi.

Ci si diverte anche così!