D’AGOSTINO (NAUTILUS): “Non penso di essere presuntuoso nel dire che il prossimo anno faremo ancora meglio”

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INTERVISTA: ALESSANDRO D’AGOSTINO

20 MAGGIO 2020 – E’ il condottiero del Nautilus il protagonista di quest’intervista: Alessandro D’Agostino ha plasmato un Sottomarino capace di imporre il proprio gioco contro qualunque avversario, con le 7 vittorie consecutive che certificano la bontà del sodalizio del Presidente Rapino.

Voluto fortemente la passata stagione dall’entourage dirigenziale, le pagine Ufficiali del Nautilus gli tributano un attestato di stima significativo:

“Gli auguri del #Presidente @_rapajc_ al Mr. @alessandro.dagostino.5
Eravamo 4 amici al bar che dovevano ricostruire un Sottomarino…
Era il 18 maggio 2018 ed il must suonava così:
“Per prima cosa ci serve un Mr con le palle!”
Dopo vari sondaggi e grazie ad Ortolano, sei arrivato tu, il Top Player di cui avevamo bisogno, ed è nata un’avventura bellissima che spero possa durare ancora a lungo!
🎂Buon Compleanno Ammiraglio!🎂

Il Campo ha emesso verdetti inconfutabili, resta tuttavia il rammarico per l’evoluzione di questa stagione, ma la voglia di calcio ed il desiderio di riprendere il discorso interrotto non manca davvero, come testimoniato da Mister D’Agostino nelle sue risposte alle Nostre Domande:

D – Il Presidente Rapino ha detto che “solo questo Virus poteva fermare il Sottomarino”: ti senti di sottoscrivere questa affermazione?

“Dopo 7 vittorie di fila, dopo aver battuto con risultati molto rotondi squadre che lo scorso anno ci avevano fatto soffrire tanto, penso al Tiki Taka e all’ultima vittoria contro la Dielle, ti senti sicuro e carico e pronto a sfidare chiunque. Il senso dell’affermazione è tutta lì, nella convinzione che ci avevano lasciato non tanto le vittorie quanto le prestazioni fornite”

D – Molti addetti ai lavori ti riconoscono il merito di aver trasformato una squadra, dandole un’identità precisa ed al contempo forgiandola con Autostima e consapevolezza nei propri mezzi: come si fa a far tutto questo in una squadra amatoriale?

“Ogni allenatore cerca di trasmettere alla squadra tutti quei valori che fanno parte del proprio bagaglio personale. Io penso che a livello amatoriale o dilettantistico, più che la tattica conti la volontà e lo spirito con il quale affrontano le sfide. Con un allenamento a settimana è estremamente importante focalizzarsi sulle motivazioni più che sulla tattica. Il resto lo fa la fortuna, come quella che ho avuto io nel trovare una dirigenza composta da persone fantastiche e una squadra intelligente e curiosa, che riesce a trasformare in giocate di qualità quelle poche cose che proviamo in allenamento”

D – Quali sono i Margini di crescita del Sottomarino, con la speranza ovviamente di ripartire quanto prima?

“Non penso di essere presuntuoso nel dire che il prossimo anno faremo ancora meglio. Siamo una squadra giovane, fatta da ragazzi che amano il lavoro sul campo tanto che ad ogni allenamento non siamo meno di 18. Più di una volta siamo stati in 24 a metà campo! Se manteniamo questa voglia e se riusciamo a trattenere alcune individualità che danno lustro non solo a noi ma a tutta la Uisp (penso in primis al mio capitano) ogni obiettivo è possibile”

D – Ottime referenze in panchina, ma anche decisamente importante in mezzo al campo nella categoria Over40: quali i tuoi propositi futuri, calcisticamente parlando?

“Il calcio è fonte di giovinezza e l’over 40 e’ l’elisir di lunga vita. Io giocherò fino a quando il fisico me lo consentirà e farlo con gli amici dell’over è speciale! Quest’anno abbiamo creato anche qui un bellissimo gruppo che, prima del lockdown, stava dando risposte importanti anche in ottica promozione. Vogliamo riprendere da dove ci hanno interrotto e speriamo avvenga quanto prima!”