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INTERVISTA

INTERVISTA | GIANFRANCO PESCE: “Momento critico: qualsiasi decisione verrà presa non accontenterà tutti”

Allenatore del Coalpi Soccer, calciatore della Pro Sacco Over40, Dirigente del Villa 2015 (Eccellenza FIGC); Gianfranco Pesce parla di Ripartenza ai Microfoni di ACD.IT

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FRANCAVILLA – Gianfranco Pesce è uno dei volti preminenti nel parco allenatori del Calcio UISP Abruzzese.

Veste ancora i panni del calciatore con la maglia della Pro Sacco Over40, ma siede anche sulla panchina del Coalpi Soccer, dove ha centrato la bellezza di due Titoli Regionali UISP Abruzzo in 3 anni.

Pesce è anche Dirigente del Villa 2015 (formazione di Eccellenza FIGC, ndr) e ai microfoni del portale abruzzocalciodilettanti.it ha parlato della potenziale ripartenza del Primo Campionato Regionale in ordine di importanza; considerazioni che inevitabilmente si specchiano anche con le dinamiche del Nostro Calcio UISP.


L’INTERVISTA

«È normale che c’è tanta voglia di tornare in campo – esordisce Gianfranco Pesce, intervistato da AbruzzoCalcioDilettanti in qualità di dirigente del Villa 2015 – siamo su questa linea anche noi del Villa 2015. Tuttavia, ritengo che questo sia un pensiero istintivo e alimentato dalla passione. Mi metto nei panni della Federazione. Viviamo un momento critico e qualsiasi decisione verrà presa non accontenterà tutti. Prima di ripartire, c’è da tenere in considerazione una serie di variabili. Le soluzioni per la ripresa dell’Eccellenza non possono e non devono limitarsi a una convenzione con le aziende sanitarie per i tamponi e all’adozione del medesimo protocollo vigente in Serie D. Tra la quarta serie nazionale e tutte le categorie regionali (dall’Eccellenza fino alla Terza Categoria) c’è un abisso che va considerato. Quest’anno, nel massimo campionato regionale ci sono delle belle “anomalie”, che rispondono a due club ambiziosi e prestigiosi come L’Aquila e Avezzano. Entrambe hanno investito parecchio e, giustamente, reclamano di poter andare avanti e guadagnarsi un posto nella prossima Serie D. A livello societario, organizzativo e strutturale non hanno niente da invidiare ai club di categorie superiori. Perché non si trova un modo per aiutare e favorire la loro risalita senza stravolgere il format attuale del campionato?»

Pesce continua: «Se l’eventuale positività mette in bilico la loro vita privata e lavorativa (degli atleti, ndr), non so quanti vorrebbero continuare a fornire le proprie prestazioni alle società. Va bene la ripartenza, ma ci devono essere le condizioni per tutti. L’Eccellenza non deve ripartire con una forzatura che comprometterebbe l’organizzazione delle squadre che vi partecipano. Poi c’è una variabile. Da oggi al 26 febbraio, le liste di trasferimento sono e saranno aperte. Se, tra qualche giorno, venisse data l’ufficialità di una non ripartenza dalla Promozione in giù, cosa accadrebbe se quei calciatori coinvolti nello stop volessero fiondarsi in Eccellenza per giocare? Si falsificherebbe tutto il principio dello sport dilettantistico e di base».

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA

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