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Stefano Primiterra: “Il calcio e lo sport sono una cosa seria, molto seria”

L’ex Centrocampista e Mister dell’Amatori Ripa Teatina (attualmente nei quadri tecnici del Sambuceto Calcio) parla della situazione attuale, sintetizzando il pensiero comune a tantissimi appassionati

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►PESCARA – Tutto Fermo in attesa di Vedere il “Tutto Chiuso”.

Non brilla certo in ottimismo il movimento sportivo Italiano, bloccato dal 24 Ottobre da un DPCM che sembra addirittura far da preludio ad una nuova direttiva stringente.

In tutto questo, spiccano però passione e voglia di NON Mollare.

L’ultima testimonianza giunge da Stefano Primiterra, ex Centrocampista e Mister dell’Amatori Ripa Teatina, presente attualmente nell’organigramma tecnico del Sambuceto Calcio ed in “Orbita Sporting Pescara” nel calciomercato estivo UISP edizione 2020.

Parole scritte sul suo profilo FB che di fatto certificano lo stato d’animo di innumerevoli colleghi accomunati dalla medesima passione verso quello che, a giudizio unanime, viene considerato il Gioco più Bello del Mondo.


IL POST


Lo sport giovanile è fermo, il calcio è fermo, e presto si fermeranno tante altre cose. Non si può quantificare il danno che il COVID-19 sta facendo a tutti noi, soprattutto a questa generazione di ragazzi e bambini privati della possibilità di giocare e fare sport di squadra, insieme ad amici e compagni di squadra. Ore ed ore di crescita, formazione ed educazione sociale perse e che mai potranno essere recuperate.
Noi siamo più grandi, ma questo non cambia nulla.
Oggi doveva partire il nostro campionato, tra mille difficoltà e tanti dubbi ci siamo preparati per settimane a questo appuntamento. La società ha fatto i suoi sacrifici, lo staff tecnico ha preparato intensamente la stagione ed i ragazzi hanno sudato tanto.
Allenarsi è bello, si sta insieme, si condividono emozioni e fatiche, ma in fin dei conti un pò tutti fanno sacrifici per l’obiettivo finale, per la partita, per vincere la partita. Ma oggi non la giocheremo.
È proprio in questo pomeriggio che mi è mancato tutto.
La preparazione alla partita, l’adrenalina della prima partita.
Mi sono mancate le facce dei ragazzi all’arrivo al campo, lo sguardo di chi non parte titolare, i primi attimi del riscaldamento. Un mix di emozioni positive e negative di cui ogni settimana ci nutriamo.
Era da marzo che aspettavamo tutti questo giorno, e non sappiamo adesso quanto dovremo ancora aspettare.
Dopo solo una settimana di stop, mi manca il mio staff, mi mancano i miei ragazzi, tutti, anche quelli con cui discuto ogni santo allenamento, perchè io sono uno di loro, dal primo all’ultimo, ed il mio ruolo è quello di far cacciare loro tutto, ciò che possono dare, ma anche quello che non riescono a dare.
Mi manca lo stress quotidiano a cui ero abituato, tra lavoro e preparazione degli allenamenti, problemi, chiamate, confronti, dubbi… e mi manca la palla.
Con tutto questo non voglio dire che la partita ed il suo il risultato sono la cosa più importante, voglio però dire che il calcio e lo sport sono una cosa seria, molto seria. Non solo un gioco come pensano in molti o come sento spesso in questi ultimi tempi…
Milioni di persone circondano lo sport e vivono.. in questo mondo.. e.. di questo mondo. Vivono delle sue emozioni, dei suoi problemi, dei suoi sapori. E sarà sempre così.
Oggi sono andato a correre per sfogare tutti questi pensieri con sudore e fatica e forse non mi è bastato..
Ma torneremo.. e giocheremo la nostra partita..

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