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►ROMA – SuperLeague Europea e Sport di Base certificano in maniera inequivocabile l’incredibile forbice venutasi a creare nel corso degli anni in un Mondo, quello calcisitco, che tutto sommato accomuna indistintamente ogni calciatore, a qualunque latitudine decida di praticare il “Gioco più Bello del Mondo”.

Tuttavia, lungo il cammino che ci ha portato ad affrontare l’incredibile Pandemia non ancora messa alle spalle (con tutte le tribolazioni sportive, economiche e sociali che ne conseguono, ndr) e le peripezie che il Mondo Sportivo e calcistico han visto acuirsi anche per colpa di questo catastrofico scenario che ormai da più di un anno combattiamo quotidianamente, diversi sono stati i “Robin Hood” e i “Don Chisciotte” capaci di remare contro il Sistema.

L’INTERVISTA

Zdenek Zeman rappresenta in assoluto l’emblema del “calcio puro” ed il giornalista Fausto Pellegrini (Rai International, Rai News 24), in queste ore di tensione generate dalla Prova di Forza del “G12 del Pallone”, ha rispolverato dal faldone dei ricordi un’intervista realizzata al Tecnico Boemo la bellezza di 23 anni fa.

23 Anni in cui i concetti sembrano non essere sbiaditi, anzi… appaiono carichi di nuova forza corroborata dalle criticità e follie dei tempi moderni

IL COMMENTO

Queste le parole del Giornalista Fausto Pellegrini, il quale ha deciso di condividere sulla sua Pagina FB l’intervista ed un suo personale commento:

«Era l’Agosto del 1998. Zdenek Zeman, intervistato da L’Espresso, aveva appena denunciato l’uso massiccio di farmaci nel mondo del calcio, attirandosi le critiche dell’intero sistema sportivo. E non solo. Aveva ragione e le sentenze lo dimostrarono. Per Rai International lo incontrai a Trigoria, in quella che fu la sua prima intervista televisiva sull’argomento. Parlammo del doping. Ma non solo. Parlammo soprattutto di un modo di intendere il calcio che stava finendo: i soldi, gli affari, stavano uccidendo il divertimento, la gioia, la passione per lo sport .

Ad un certo punto Zeman mi disse: «Ci sono valori che hanno fatto appassionare la gente, i bambini, al calcio. Io non lo so se con i soldi si possono comprare le passioni della gente». Nulla è scontato. Neanche l’amore per uno sport, se cambiano i presupposti. …

Di quell’incontro, che ha contribuito in maniera determinante a far entrare stabilmente mister Zeman nel mio Pantheon di uomini illustri, conservo un ricordo straordinario. Che mi è tornato in mente in questi giorni in cui, i soliti noti, parlano di SuperLega . Eccolo il delitto perfetto.

E mi accorgo che quelle parole di 23 anni fa sono più attuali che mai. Ed allora, le ho tirate fuori dell’armadio… ed eccole qui»

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