PESCARA – La parola Presidente fa spesso rima con “Potere”: alle Nostre latitudini calcistiche la sua naturale e convenzionale accezione rischia di essere notevolmente mitigata.
Nel Calcio Amatoriale, il Presidente è il più “folle”, colui che, animato da profonda passione, si erge a responsabile e principale organizzatore della Società Sportiva.
In Inverno si gettano le basi, in Primavera si pianifica concretamente, in Estate c’è abbondanza di giocatori e di dirigenti, in Autunno il Tempo di rivela galantuomo in ogni settore e nell’inverno ritrovato si rischia spesse volte di ritrovarsi Soli.
In passato erano i famigerati “sponsor galeotti” a giocare tiri mancini a società amatoriali basate principalmente su autotassazione e volontariato; negli ultimi tempi sono invece gli attori principali a divenire protagonisti a tutti gli effetti. Il Presidente si ritrova così da solo a fare la conta di dirigenti mancanti e calciatori assenti.
Tentato dal lasciare tutto in corso d’opera, spesso tira dritto in maniera orgogliosa, conscio che “Questo, sarà il mio ultimo anno”.
Piccola Storia Triste per sensibilizzare Tutti Coloro che si limitano esclusivamente a giocare, senza pensare a chi permette Loro di farlo.