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MONDO ARBITRI

MONDO ARBITRI | La Lettera di Massimo Bertoli, Responsabile Nazionale STA Calcio UISP

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M.Bertoli: “Il regolamento Uisp deve essere capace di riconoscere tali difformità ed eventualmente adattarle alle nostre caratteristiche”


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PESCARA – Le Nuove regole introdotte dall’IFAB impongono necessariamente riflessioni ed al tempo stesso chiarimenti.

Il calcio UISP non è nuovo ad una pratica che, di fatto, lo contraddistingue dal Calcio FIGC, con deroghe atte a tutelare i suoi principi ed il suo spirito amatoriale.

Inevitabile dunque la nascita di potenziali fraintendimenti, con i cambiamenti che, in ogni ambito, sono inizialmente portatori sani di dubbi ed iniziali confusioni.

Diviene dunque legittima ed assolutamente pertinente la lettera aperta di Massimiliano Bertoli, Responsabile del Settore Tecnico Abritrale del CALCIO UISP Nazionale. 

Lettera che riportiamo integralmente:


Cari Colleghi,
in concomitanza dell’uscita della Circolare Tecnica Uisp per la Stagione Sportiva 2019/2020 (CLICCA E LEGGI), riteniamo sia necessario puntualizzare alcuni aspetti. L’ambiente calcistico/dilettantistico, secondo il nostro modo di intenderlo, condiviso con i vostri Responsabili Regionali, presenta delle peculiarità non necessariamente sempre sovrapponibili con il mondo professionistico e, di conseguenza, anche il regolamento Uisp deve essere capace di riconoscere tali difformità ed eventualmente adattarle alle nostre caratteristiche. Sia nel regolamento uscito a settembre 2018 (ora prevista una ristampa in quanto sono già state vendute alcune migliaia di copie!) che nella circolare appena emanata dal Settore Tecnico Arbitrale, abbiamo deciso di apportagli alcune modifiche, mantenendone comunque la struttura assolutamente integra, nel rispetto della disciplina del gioco.
A tal proposito, avrete notato nella lettura della suddetta circolare Uisp 2019/2020, la reintroduzione della possibilità di scegliere, in tutte le discipline, al momento del calcio d’inizio della gara vincendone il sorteggio, o la parte di campo dove iniziare la gara o il calciare il pallone. Tale decisione risulta essere corretta, dal momento che (tranne nel Calcio e 5 e nel Calcio Camminato) vi è la possibilità di segnare una rete su calcio d’inizio; risulta quindi equo concedere la possibilità di segnare una rete a chi vince il sorteggio.
Abbiamo approfondito e condiviso con l’Ifab alcuni aspetti doverosi sulla rimessa dalla linea laterale che risultavano “opacizzati” dal regolamento, nelle discipline del Calcio a 11 e Calcio a 7, ed evidenziato una situazione particolare come quella del calciatore considerato espulso ma, per dinamica di gioco, ancora partecipante all’azione (situazione rara ma che se si presenta, risulta difficile da configurare); un’altra situazione che necessitava un approfondimento e che abbiamo posto alla vostra attenzione è la svirgolata del portiere su di un retropassaggio che, spesse volte anche nelle nostre gare, ha creato qualche discussione, non essendo normata correttamente. Confermiamo ovviamente che il fallo di mano dev’essere punibile solo nel caso di volontarietà nel colpire il pallone con la mano od il braccio oppure il creare un ostacolo maggiore alla traiettoria del pallone allargando le mani o braccia, calciato dall’avversario. Non è intenzionale il gesto istintivo ripararsi il viso o basso ventre o, per effetto naturale del movimento corporeo tenere le braccia distanti dal corpo ed il pallone vi batte contro o quando per effetto della distanza ravvicinata il calciatore non ha potuto evitare il contatto tra le braccia ed il pallone.
Ultima, ma non in ordine di importanza, era la necessità di dare una “regola” anche alla formazione della barriera che, ultimamente, era spesso cagione di continue spinte fra difendenti ed attaccanti, creando un pericoloso clima di nervosismo fra i componenti delle squadre avversarie, regalando così anche maggior ordine alla situazione “calcio di punizione”.
Desideriamo sottolinearvi che, leggendo il regolamento Uisp ed.2018, potrete apprezzare aspetti regolamentari quali ad esempio, la procedura dei calciatori infortunati che sono stati oggetto delle cure di persone presenti in panchina e che possono rimanere sul terreno di gioco, non privando in tal modo la possibilità ad un calciatore che ha subito un fallo di non poter calciare un rigore, oppure la necessità di esplicitare nel regolamento del Calcio a 11 che il portiere dopo una parata non possa segnare una rete con le mani, oltre alla procedura del calcio di rigore qualora un calciatore, dopo avere effettuato la rincorsa, seppur inspiegabilmente, non lo calci. Siamo anche altresì convinti, che il pallone in gioco su calcio di rinvio o calcio di punizione all’interno della propria area di rigore, nella nostra realtà, debba NECESSARIAMENTE rimanere così com’è in quanto, modificandolo e considerando in gioco il pallone appena calciato e mosso, PENALIZZEREBBE i nostri arbitri, impedendo loro di anticipare l’azione per recarsi in prossimità del centrocampo dovendone attendere la ripresa del gioco (essendo quasi tutti in singolo) il che li obbligherebbe a rimanere sempre vicini all’area di rigore per verificare la corretta ripresa del gioco, esponendoli in tal modo ad essere sempre in ritardo, nel caso di rinvio verso la metà campo e quindi alimentando continue polemiche (un arbitro lontano dall’azione, anche se valuta correttamente un fallo è sempre esposto a critiche…) così come non risultava necessario inserire nella circolare un altro dei punti cardine che abbiamo mantenuto, relativamente al provvedimento disciplinare che l’arbitro deve notificare a gioco fermo e la squadra del calciatore che ha subito il fallo non possa riprendere il gioco, se non previo assenso dell’arbitro.
Concludendo, la miscellanea che abbiamo creato fra regole già presenti nel regolamento Uisp 2018 capaci di anticipare in alcuni aspetti decisioni dettate da realtà non propriamente dilettantistiche e l’inserimento di nuove situazioni, hanno confermato come ci si stia muovendo nella giusta direzione, con l’obiettivo di facilitare sia la comprensione del regolamento a tutti i tesserati sia di permettere di praticare il gioco del calcio al netto di dettami che non ci appartengono (l’espulsione o ammonizione dall’allenatore ad esempio, in quanto non abbiamo ruoli specializzati ma, anzi, spesse volte ci capita di vedere un allenatore giocare…). Come sempre siamo e saremo sempre a Vostra disposizione per approfondire ed elevare ulteriormente il tasso tecnico dei nostri Arbitri ed Osservatori.

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