MONDO ARBITRI | Stefano Mucciarelli: “Non esiste l’arbitro amico o l’arbitro distaccato, in entrambi i casi non funziona”

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►PESCARA – Da due stagioni è uno degli elementi di punta del parco arbitri del STA UISP AbruzzoMolise: Stefano Mucciarelli abbina passione, atletismo, esperienza ed estrema duttilità nella squadra dei fischietti.

Un valore aggiunto del Nostro Mondo che ci regala questa splendida chiacchierata su un Mondo ancora troppo inesplorato: quello degli Arbitri:

D – In ambito amatoriale il Presidente che organizza il divertimento di Tutti gli Altri è considerato un Pazzo: a che livello di Follia si attesta invece un Arbitro?

“Innanzitutto un saluto a tutte le componenti del calcio uisp, un ambiente sano e divertente. Per quando riguarda la domanda, se il presidente che organizza il divertimento degli altri è considerato un pazzo,allora son più pazzi tutti quelli che partecipano al divertimento, quindi viva la pazzia (grande risata per Mucciarelli, ndr). Per quando riguarda noi arbitri, non è follia. Ho iniziato da ragazzo, quasi per gioco, la prima partita al campo Rampigna, poi l’appetito vien mangiando, ho fatto il mio percorso nel mondo Aia, mi son divertito, ho conosciuto tanti colleghi , calcato campi da nord a sud; diventa come una malattia, arbitri una partita e hai fame della prossima. Poi nella vita arriva il giorno che la giostra si ferma, e ho portato la mia esperienza ai ragazzi che percorrevano la loro strada, facendo l’osservatore. Ma la voglia del rettangolo verde, l’odore del campo, indossare la divisa, correre, è stata più forte e 2 anni fa sono entrato nel mondo Uisp. Un mondo bello! Per molti la figura dell’arbitro può esser follia, allora sono un folle, perché per me è pura adrenalina e divertimento”

D – In queste ultime stagioni ti sei anche specializzato nelle vesti di Assistente nelle soventi terne presenti sui Nostri Campi: quali le differenze, nell’approccio alla partita, con il Fischietto centrale?

“L’approccio alla partita è lo stesso, cambiano il ruolo e lo spostamento. Si è una squadra di 3 persone, ognuno con il proprio compito e al tempo stesso con lo stesso compito. Fondamentale importanza per l’assistente non mollare mai la concentrazione, fondamentale per l’arbitro il contatto visivo con l’assistente”.

D – Da Anni c’è la consueta diatriba tra Arbitro Amico e Arbitro Distaccato: qual è il tuo approccio e quali credi sia la scelta migliore in una partita di calcio amatoriale?

“Le partite di calcio son tutte uguali, amatoriali e non, tutti vogliono vincere, nessuno vuol perdere, e noi arbitri in mezzo. Non esiste l’arbitro amico o l’arbitro distaccato, in entrambi i casi non funziona: esiste l’arbitro, autorevole ma non autoritario, che corre, concentrato e sul pezzo, che parla quando deve parlare e viceversa. Poi ci può stare la battuta per sdrammatizzare un episodio, capire il momento della partita, ci vuole abilità che si acquisisce con l’esperienza”.

D – Partita Over, Partita Senior: cambia l’approccio in base alla sfida, oppure quando si scende in campo non badi molto alle squadre che si contenderanno il pallone?

“Quando si scende in campo si è sempre 11 contro 11 e le regole sono le stesse. L’ approccio è lo stesso, partite valide e impegnative in entrambi i campionati, nessuno molla fino alla fine, molte squadre che sviluppano bel gioco, altre che giocano con difesa alta per il fuorigioco, con i Senior che hanno qualcosa in più a livello atletico potendo contare su calciatori giovani mixati con calciatori di esperienza. In entrambi i campionati non si va a passeggiare”.

D – Ultima battuta: quali gli obiettivi in vista della stagione UISP 2020-2021?

“L’obiettivo principale è quello di non avere infortuni, vista la carta d’identità aggiornata (alta risata, ndr). L’augurio per tutti, presidenti, allenatori, calciatori, staff, arbitri, che si possa tornare alla normalità e tornare a divertirci la sera nel nostro adorato rettangolo verde. Un saluto e buon estate a tutti!”