EMERGENZA #COVID19 | UISP GENOVA: “Le discipline di squadra? Non sarà come prima”

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25 MAGGIO 2020 – Sport per tutti. È il motto e lo scopo della Uisp, ma pure le parole nascoste dietro l’acronimo dell’associazione. Obiettivo che durante il lockdown non è stato possibile centrare, ma che dal 25 maggio tornerà a essere realtà. Un movimento importante, se si considera che in Liguria i tesserati sono 75 mila e nella sola provincia di Genova sfiorano i 40 mila. E che soltanto per l’affitto degli impianti, dove disputare tornei e campionati, versa nelle casse dei gestori decine di migliaia di euro al mese. Una ripartenza all’insegna della sobrietà, senza clamori e soprattutto senza agonismo. I protocolli non lo prevedono. L’auspicio, però, è che le cose possano cambiare. E che il Covid 19 diventi un nemico meno pericoloso.

Da dove ripartire

Alla Uisp la testa è all’imminente riapertura di sport come calcio, pallacanestro, pallavolo e ginnastica artistica. Discipline che prevedono protocolli e linee guida più invasivi e che fino a nuovo ordine non potranno essere quelle di prima.

«Stiamo ultimando gli accorgimenti che ci permetteranno di far lavorare gli atleti in tutta sicurezza. Le linee guida sono state ufficializzate giovedì e anche se eravamo pronti abbiamo avuto il nostro bel da fare. Dobbiamo sostenere i costi per le sanificazioni e quelle per i dispositivi come mascherine e guanti. Il problema è che non sappiamo ancora se gli aiuti arriveranno e come arriveranno. Perché non vogliamo indebitarci», spiega il presidente regionale della Uisp Liguria Tiziano Pesce.

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[fonte Il Secolo XIX]