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INTERVISTA | Alessandro Marchesani: “L’Am.Ripa Teatina: un vero e proprio Stile di Vita”

Lo Storico Capitano delle Vespe Ripesi parla della sua avventura nel Mondo UISP, dalla Futura al Calcio di Oggi, fino agli avversari più Forti affrontati

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INTERVISTA: ALESSANDRO MARCHESANI

17 MAGGIO 2020 – Ha debuttato (e vinto) nel Mondo UISP con la Storica Futura del Patron Vincenzo Gresolindo. Il suo avvento ha portato in questo mondo calciatori come Cappelletti, Lollis, Gianluca Luciani, una vera e propria colonia ripese che ha rinforzato notevolmente la creatura di Gresolindo, capace di riempire la bacheca nell’anno di grazia 2006/2007.

Poi, nasce l’idea di “mettersi in proprio” e l’Amatori Ripa Teatina fa il suo ingresso trionfale nel CalcioperTutti con una squadra che centra la promozione in A al primo colpo (2011-2012) mettendo in mostra organizzazione, qualità, grandi individualità ed un gruppo che, giunto ai saluti nel campionato 2016-2017, ha lasciato ricordi ed un vuoto nel Nostro Calcio.

In occasione del suo compleanno (17 Maggio, TANTI AUGURI), UISP Magazine scambia due chiacchiere con il capitano delle Vespe Ripesi, Alessandro Marchesani:

D – Quarantena, Pandemia: parole pesanti a cui non eravamo abituati. Sotto il profilo Sociale e Sportivo, come ne verremo fuori?


“il mio pensiero è un po’ confuso come quello di tanti italiani credo ma quello che auspico è che le istituzioni facciano di tutto ma nel vero senso della parola per fare ripartire il nostro paese.Anche il fatto di ricominciare con il calcio potrebbe essere un segnale importante sia a livello psicologico che economico visto che questo sport costituisce la terza forza industriale dell’ Italia”

D – Stop Forzato e UISP Magazine ha cercato di fare compagnia ai suoi amici presenti, passati e, si spera, futuri: l’Amatori Ripa Teatina è stata protagonista con sfottò goliardici che hanno riacceso sopiti entusiasmi calcisitici. Cosa resta di quell’esperienza con le Vespe Ripesi e, magari, c’è la possibilità un giorno di ricostruire un giocattolo a cui sembrate ancora molto affezionati?


“L’Amatori Ripa non è stata solo una squadra di calcio, ma era un vero e proprio stile di vita, un modo d’intendere l’amicizia forse unico e purtroppo difficilmente riproponibile, perché gli interpreti principali cioè i vari Cirulli, De Virgilio, Di Naccio, Michetti, Marchesani ed altri, per diversi motivi, non possono più garantire ‘ impegno che hanno dato in passato”.

D – Am.Ripa Teatina, ma anche Futura: con la squadra di Vincenzo Gresolindo hai vinto tantissimo nella stagione 2006/2007 (Titolo Provinciale e Regionale SENIOR; Titolo Provinciale OVER, ndr), quanto e come è cambiato il Calcio UISP nelle tue due esperienze con le due casacche vestite?


“La UISP sinceramente mi ha sorpreso in positivo, perché negli ultimi anni è cresciuta sempre sia nella organizzazione che nella qualità delle squadre. Anche ai tempi della Futura c’erano ottime compagini, ma di recente tutte si sono rinforzate formando un campionato veramente di alto livello”


D – Stefano Primiterra ha detto che eri il calciatore più imprescindibile dell’Am.Ripa Teatina: ricambi il favore, oppure ti senti di dover fare un altro nome?


“So cosa intendeva quando ti ha detto che ero un giocatore imprescindibile, forse perché rappresento in pieno lo “Stile Amatori Ripa”…ma dal punto di vista tecnico abbiamo avuto elementi di spicco, molto migliori del sottoscritto… a partire dallo stesso Primiterra, piuttosto che Caravaggio o De Virgilio (bomber di razza), ai fratelli Tacconelli in particolare Francesco (mio pupillo) e croce e delizia delle vespe. Ce ne sono altri ma non li cito, altrimenti dovresti fare un articolo solo per questo argomento”.

D – Chiudiamo con una cartolina: il fallo su Oddo resta un’istantanea impossibile da dimenticare. Tuttavia ti chiedo se è stato lui l’avversario più forte incontrato, oppure c’è stato un altro calciatore che ti ha messo maggiormente in difficoltà?


“Non ne vado fiero perché ho esagerato con l’agonismo, ma purtroppo è stato sempre un mio limite. Tra gli avversari più forti ti dico sicuramente il mio amico Alessandro Piras e poi colui con cui ho discusso molto, giocato duro e subìto anche che si chiama Francesco Di Pietro, grande stima anche per lui”

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