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INTERVISTA | Mario Di Pietro: “Abbiamo dimostrato che il nuovo Sporting è di un’altra categoria”

La Pagina FB dello Sporting Pescara scambia due chiacchiere col totem Biancazzurro tra passato, presente ed ambizioni future

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INTERVISTA: MARIO DI PIETRO

14 MAGGIO 2020 – La chiacchierata con il totem difensivo dello Sporting Pescara Mario Di Pietro inizia male: “L’avversario più tosto? Non riesco a risponderti, perché li marcavo tutti con la sigaretta 🚬“…

Appena rinsavito, finalmente il jolly della difesa biancazzurra inizia a rispondere quasi seriamente alle seguenti curiosità:

Il ricordo più bello che ti lega alla storia dello Sporting e la delusione più grande?


“La mia storia nello Sporting risale al lontano 2006, quando mi trasferii a Pescara per iniziare gli studi universitari. Ricordo ancora come fosse oggi quando incontrai per la prima volta il mister Mario Selvaroli e Matteo Selvaroli, sono loro che mi hanno inserito nel fantastico gruppo sporting e nel mondo uisp. Da allora le battaglie con questa maglia sono state tante , ma sicuramente il ricordo più bello risale alle finali nazionali di Chianciano Terme. Una delusione in particolare non c’è; nel calcio , ma nello sport in generale, quando ci si impegna al massimo per ottenere un risultato non deve mai esserci la delusione di una sconfitta, che è parte integrante dello sport. Se proprio devo parlare di un piccolo rimpianto è la mancata vittoria del campionato nel 2010”.


Carella allenatore: che te ne pare?


😂😂😂😂😂😂( risata di un minuto) Su Carella potrei scrivere un libro, lo conosco ormai da tantissimi anni. Lo conosco dentro e fuori dal campo. L’ho visto sorridere , l’ho visto darti una pacca sulla spalla e l’ho visto far saltare i borsoni nello spogliatoio. Nel mondo del calcio ho avuto diverse esperienze e la fortuna di collaborare con ottimi allenatori ; devo dirti che Giovanni non ha niente in meno di tanti allenatori che oggi sono in categorie importanti. Le sue qualità personali gli permettono di entrare in sintonia sia con i giovani che con i grandi. Ma oltre ad avere una grande conoscenza del calcio , lui ha qualcosa in più di tanti altri: la passione per questo sport. Se non fosse stato per diverse circostanze, come il lavoro e la famiglia sono sicuro che Mister Carella oggi allenerebbe nelle categorie che contano”.


Due parole su Ermanno e la dirigenza: ti aspettavi una gestione così professionale al primo anno di Uisp?


“L’esperienza calcistica con Ermanno è iniziata per caso e per puro divertimento nei tornei estivi di qualche anno fa. Anche li da subito si è creata una bella sintonia e un bel gruppo. Se oggi lo Sporting è tornato ad essere una squadra ed una società con un progetto serio è solo grazie a lui . Ermanno ha avuto la bravura di circondarsi delle persone giuste, di persone vere che hanno la passione e le capacità per poter far tornare grande questa società. Grazie a loro oggi lo Sporting affronta il campionato amatoriale con il giusto spirito, quello dell’amicizia e del divertimento; spirito che si era perso negli anni scorsi. A proposito del passato, voglio ringraziare pubblicamente Mario Selvaroli, una persona fantastica che mi ha trattato come un figlio dal primo giorno che ci siamo conosciuti!”


Se si ripartirà, in cosa dovrà crescere questo Sporting?


“Il campionato di serie B è già stravinto, abbiamo dimostrato che il nuovo Sporting è di un’altra categoria ed è giusto che il nostro prossimo campionato sia in serie A. La serie A ormai è diventata impegnativa e la nostra squadra nonostante sia molto giovane ha grande qualità. Quello che dovremmo migliorare sarà l’approccio alla partita poiché li non sono ammessi errori!”

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