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MICHELE GELSI: “Conoscere il Mondo UISP è stato un momento di aggregazione importante”

20 anni da calciatore professionista, ma passione calcistica intatta. Divenuto Pescarese d’adozione, ci regala questa piacevole chiacchierata in un Momento dove l’identità del Nostro Calcio si rafforza più che mai

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PESCARA – La Voglia, la Fame, la passione verso il Gioco del Calcio riscuote un tributo ancor più grande in Momenti delicati come quelli che stiamo vivendo.

In tanti, troppi, stan mordendo il freno in attesa di tornare a correre dietro ad un pallone; in attesa di salutare l’avversario, litigare e poi scambiarsi vicendevoli complimenti al termine della partita.

Tutti i riti, le scaramanzie, le routine che gravitano attorno al Mondo del Calcio, mancano terribilmente da quasi un anno e non fanno eccezioni.

Un richiamo, quello della sfera di cuoio, che non fa distinzioni, accomunando trasversalmente tutti quelli che amano correre dietro ad un pallone.


PROTAGONISTA

Michele Gelsi, classe 1968, un duello con Maradona al San Paolo nella stagione 1986-87 nel curriculum, pescarese di adozione con un excursus calcistico di tutto rispetto, ci regala questa piacevole chiacchierata tra Pandemia, Strutture Sportive e Mondo UISP.

Ringraziandolo pubblicamente per la disponibilità, Gelsi dimostra come il Mondo del Calcio sia un Motore Sociale capace di mettere tutti d’accordo, azzerando le differenze ed abbattendo barriere e distanze: un concetto che, in tempi di distanziamenti, non risulta certo banale.

D – 2020 Fermi, 2021 Fermi: la prossima stagione tornerà ad essere “Normale”?


► “Io mi auguro che al più presto si possa tornare ad una vita semi normale – debutta così Michele Gelsi – Sopratutto per i più giovani che, secondo me, subiranno conseguenze di questa situazione”

D – In Abruzzo il Movimento Calcistico e Sportivo continua a viaggiare ad una velocità differente rispetto ad altre realtà; Strutture ed Organizzazione sono spesse volte indicate come “Cause” di questo ritardo. Tuttavia la Cultura Sportiva Locale (a qualunque latitudine sportiva, ndr) sembra far leva su queste criticità per non cambiare la realtà attualmente vigente. Questo Blocco forzato sarà il famigerato “Anno Zero” per ripartire, o renderà il tutto ancor più precario?


► “Già da quando giocavo io il principale problema era dove andare ad allenarsi – prosegue Gelsi – Perché anche giocando a alti livelli il problema delle strutture era grave. Dopo 20 anni, il problema e’ ancora vivo. Mi auguro che tutti gli organi competenti siamo possibilità di costruire strutture importanti per tutte le categorie”.

D – Lei è tutt’ora una bandiera biancazzurra, con trascorsi importanti anche in Serie A con le casacche di Fiorentina ed Udinese, senza dimenticare esperienze di prestigio con Perugia e Livorno. Tuttavia ha mostrato una passione infinita verso il gioco del calcio calcando i Nostri Campi del Mondo UISP. Come spiega questa passione condivisa con altri suoi illustri colleghi e quale insegnamento si sente di regalare a chi magari storce la bocca dinanzi al Freddo ed al Fango quando si tratta di giocare a calcio?


► “La mia passione verso questo sport è sempre stata il mio primo obiettivo di vita. Anche quando ho smesso, mi sono sempre messo a disposizione di un gruppo di amici che mi ha fatto conoscere il mondo Uisp e per me è sempre stato un momento di aggregazione importante; la Passione per questo sport, chi la sente dentro come me, non ti fa sentire la fatica ad andare anche a Rosciano, Penne… in campi di terra battuta alle 9 di sera. Per questo volevo ringraziare tutte le persone che mi hanno coinvolto in questa realtà… Su tutti Francesco Chiavaroli, senza che altri si offendano”

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