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INTERVISTA

ORDINANZA 78 | Sanificazione e Rilevazione Temperatura: Chi deve far cosa? Gresolindo risponde

GRESOLINDO: “Le regole stringenti adottate per il calcio, e poi disattese per il calcio che conta, in virtù del Dio denaro, sono invece rimaste in atto per il calcio che NON CONTA anzi sono state ancora più inasprite nei protocolli”

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►PESCARA – Momenti criptici quelli che viviamo, dove le pianificazioni e progettazioni di ripresa devono spesse volte fare i conti con norme e regola poco chiare, opinabili e talvolta soggette a mutevoli interpretazioni.

Parlando della ripresa del calcio agonistico amatoriale e dilettantistico molto si è parlato in queste ore dell’ordinanza n°78, documento che di fatto regala l’agognato “Libera Tutti” a partire dal 24 Agosto.

Tuttavia restano alcune perplessità, alcuni interrogativi che, al momento, non hanno risposta certa e concreta se non quella del diniego.

Impossibile dunque non chiedere lumi al nostro principale referente in tema di impianti sportivi comunali, il Responsabile UISP Pescara, Vincenzo Gresolindo: 


D – Dopo tante tribolazioni, ecco l’Ordinanza Regionale che “libera” gli sport di contatto da Vincoli che in Abruzzo, nelle strutture calcistiche private riaperte, sono stati rispettati solo sulla carta. Adesso dovrebbe finalmente arrivare il momento del calcio agonistico amatoriale e dilettantistico, ma c’è il “Discorso Sanificazione” in sospeso: qual è la situazione e quali gli sviluppi in vista della ripresa fissata a Settembre?

“E’ uno dei chiarimenti chiesti all’Amministrazione comunale per l’uso degli spogliatoi – commenta diretto Gresolindo – È impensabile che si possa svolgere una attività tipo calcio, senza poterne fare uso. A differenza del ministro Spadafora, l’ordinanza n°78 del governatore Marsilio, ha specificato che tale uso è consentito attenendosi ai protocolli per l’emergenza Covid. Uno di questi protocolli riguarda la santificazione degli ambienti degli Impianti Sportivi. Tale incombenza è di competenza dei proprietari delle strutture o dei gestori degli stessi. È impensabile che le società usufruenti degli impianti debbano provvedere in proprio alla santificazione degli ambienti . Dovendo le società corrispondere un canone di affitto per l’uso degli impianti,è giusto e corretto che lo stesso sia consegnato nelle condizioni igieniche migliori”.

D – Altro punto nodale: la rilevazione della temperatura. L’Incombenza, con il relativo acquisto ed utilizzo del termometro digitale, dovrebbe essere a carico dell’impianto sportivo. Quali sono le direttive per provare a fare chiarezza?

“Per quanto riguarda invece il rilevatore di temperatura corporea, non si può demandare alle singole società tale incombenza, dovendo le stesse compilare un elenco con le temperature dei partecipanti all’evento. Onde evitare mistificazioni e falsificazioni, dovrebbe essere un addetto dell’impianto a rilevare la temperatura, ma anche tale regola non ha precise indicazioni nelle varie ordinanze fino a questo momento comunicate”.

D – Ultima considerazione: possibile che a Pescara conti solo ed esclusivamente il Pescara Calcio? Tolta la squadra cittadina, il resto appare come un Mondo di Invisibili: usciremo mai da una mentalità così provinciale?

“La differente situazione calcistica cittadina si presta a molte interpretazioni. Le regole stringenti adottate per il calcio, e poi disattese per il calcio che conta, in virtù del Dio denaro, sono invece rimaste in atto per il calcio che NON CONTA anzi sono state ancora più inasprite nei protocolli. Protocolli poi in parte disattesi dall’ordinanza del governatore Marsilio. In conclusione, in questo marasma di informazioni che si prestano a molte interpretazioni, è necessario anzi indispensabile che chi si debba assumere le proprie responsabilità, se le assuma in modo chiaro e inequivocabile, dando chiarezza alle norme e non palleggiando le responsabilità dagli uni agli altri. In questo paese, in cui si vive sia politicamente che socialmente scaricando le proprie responsabilità sugli altri, è ora di finirla perché il cittadino in questo momento particolare, praticamente privato di tutto, non è più propenso né a perdonare, né a dimenticare e, in caso di eventuali restrizioni da parte dell’amministrazione comunale, perché sicuramente ci saranno, ci si ricorderà di questa discriminazione verso il calcio amatoriale, manifestando il proprio dissenso nelle sedi oppurtune, quando si tratterà di scegliere o confermare gli attuali amministratori”.


DI SEGUITO I DOCUMENTI COMPLETI

ORDINANZA N°78


ALLEGATO 01


ALLEGATO 02

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