In una gara densa di emozioni e molto spigolosa soprattutto nella prima frazione, sono gli opliti a portare l’intera posta in palio a casa grazie alle reti di Alfonso Mancini e Pompili, intervallate dal pareggio di D’Aversa dagli undici metri.
Lucci cambia pelle al City passando alla difesa a tre, con l’esordio dal primo minuto di Di Luzio, anche capitano per l’occasione. Esordio da titolare anche per Roberto Mastrocola e Pietro Falconio, ad infoltire la mediana assieme al confermato Di Marcantonio, oltre che a D’Aversa, autore di una doppietta nella prima gara contro il Pinna e oggi titolare al fianco del confermatissimo Filograsso. Completano lo scacchiere iniziale di mister Lucci i confermati Micarone tra i pali, Mancini e D’Amico in difesa e Renzetti e Trignani sugli out di centrocampo.
Dopo 10 minuti di studio, e qualche fallo di troppo da ambo le parti, i padroni di casa sbloccano il punteggio favoriti da un’incomprensione fatale tra Giovanni Mancini e Micarone, con la palla che termina tra i piedi del Mancini biancorosso che a porta sguarnita da lontano piazza il piattone a giro vincente. I Citizens non ci stanno e non si abbattono a margine del gol preso, continuando a creare occasioni da rete interessanti con Filograsso che si divora il pareggio da pochi passi. Nulla cambia sino al termine della prima frazione, con il pareggio che prende forma ai primi giri di lancette della ripresa: Di Marcantonio viene steso in area da un evidente calcione, e D’Aversa si prende la responsabilità dagli undici metri battendo il forte portiere dello Spartak con una conclusione centrale sotto la traversa. Il Pescara City rinvigorito dal pareggio prova a ribaltare il risultato ma nuovamente una disattenzione della retroguardia regala il nuovo e definitivo vantaggio agli opliti: Di Luzio calcola male la traiettoria della sfera, che lo scavalca lasciando a Pompili la possibilità di realizzare facilmente a tu per tu con Micarone. Lucci prova a suonare la sveglia con due cambi in attacco (Margiotti e Troiano per Filograsso e D’Aversa), ma nonostante il forcing e qualche occasione di cui una davvero importante sui piedi di Acconcia (subentrato nel primo tempo all’infortunato Renzetti), i Citizens non riescono a bucare nuovamente la porta dello Spartak. Il triplice fischio manda in archivio una gara dove forse il pareggio era più che giusto, ma il calcio si sà è spietato e premia chi manda più volte la sfera in fondo al sacco.