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SERIE B

09G SERIE B | Polemiche, botta e risposta: il campo recita 2-0 Pe79

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PESCARA 1979      2
BRAVEHEARTS   0


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Il Pescara 1979 centra la seconda vittoria stagionale e lo fa battendo 2-0 i Bravehearts Ortona guidati da Domenico D’Annibale. Il campo premia la squadra allenata da Vincenzo D’Incecco che si impone grazie alle reti di Daventura e Panaccio, tuttavia le dichiarazioni al termine della sfida (con gli ospiti che contestano la direzione di gara) hanno catalizzato l’attenzione sul match disputatosi al “Donati” di Pescara. Riportiamo di seguito le dichiarazioni (integrali) postate da Domenico D’Annibale sul gruppo dei Bravehearts ed il susseguente Comunicato Stampa diramato dal Pescara 1979.

DOMENICO D’ANNIBALE (BRAVEHEARTS):

“Essere presi in giro da uno sbarbatello in veste di arbitro fa male al calcio, soprattutto a questo calcio uisp che non merita una prestazione così negativa sotto tutti i punti di vista, tecnico e comportamentale, perchè non siamo una squadra da tre espulsioni, soprattutto per come sono venute, per come sono state architettate, con il capitano del Pescara 1979, a suggerire, su ogni fischio, l’entità con cui punire e stravolgere azioni e punizioni. Per quanto riguarda la partita, ancora una volta un primo tempo scialbo, con la palla sbatacchiata sempre in avanti con Andrea (molto dinamico ma poco preciso) e Giovanni serviti poco e male per sfornare qualche azione pericolosa, e gli esterni che non davano il giusto appoggio. Dall’altra parte lasciavamo solo un cross ben sfruttato dal loro attaccante che per nostra fortuna impattava il colpo di testa sulla traversa. Secondo tempo segnato dall’arbitro; espulsione diretta di Andrea per un fallo da dietro, non fischiato che veniva richiamato dal capitano locale (in un primo momento indicava Pierpaolo, poi rendendosi conto dell’errore, minacciava Giovanni, capitano di giornata, di espellerlo se non gli avesse indicato il vero autore dell’ipotetico fallo). Rimasti in 10 ricominciavamo con impegno, consci delle nostre possibilità. Invece, all’improvviso, il direttore di gara fermava il gioco intimando a Pierpaolo che se non avesse tolto gli orecchini (coperti con i cerotti) avrebbe dovuto uscire dal campo (fra il primo e secondo, tra l’altro, Pierpaolo l’aveva fatto notare lui stesso all’arbitro, il quale gli aveva dato l’ok): invitavamo l’uomo in giallo ad osservare gli avversari con i loro braccialetti, anelli e collane (anche questi sono oggetti che per regolamento non si possono indossare in campo), e dall’alto della sua investitura invece ci rispondeva che solo gli orecchini sono vietati, istigando così Pierpaolo che abbandonava il campo con un gesto di diniego a cui l’arbitro faceva seguire il rosso evitandoci anche la sostituzione facendoci rimanere in nove. Ma il suo show non si arrestava. Prima fischiava una punizione inesistente (avversario che scivolava nell’intento di anticipare Maurizio), e sul solito suggerimento del capitano avversario ammoniva Maurizio e lo espelleva per doppia ammonizione (qui si è salvato perché il pericolo di prendere una serie di uppercut è stata molto alta): poi mentre stavamo ancora sistemando la barriera, fischiava così da permettere agli avversari di tirare quasi a colpo sicuro per il goal dell’1-0. Squadra che voleva abbandonare il campo, ma che io obbligavo a continuare la partita, con Pompeo che andava vicino al goal del pareggio, giocando 8 vs 11, mettendoli in seria difficoltà. Riuscivano a trovare il 2-0 su un fuorigioco non segnalato, poi Fabio sventava nel finale un paio di occasioni che gli avversari finalmente riuscivano a crearsi. E’ stato un arbitraggio troppo fazioso e strafottente che mi fa pensare male dell’arbitro e del Pescara 1979”

COMUNICATO STAMPA PESCARA 1979

“La Pescara 1979 non è riuscita in maniera più assoluta a capire il comportamento in campo della squadra avversaria dei Bravehearts Ortona affrontata lunedì scorso in casa, a partire dal loro allenatore che dalla panchina minacciava i giocatori della nostra squadra dicendo che sarebbe entrato lui in campo a fare “giustizia”…mai visto su un campo di calcio, ma soprattutto su un campo UISP, un allenatore che minaccia i giocatori avversari…lui che dovrebbe dare invece l’esempio. Poi per quanto riguarda le tre espulsioni: la prima inspiegabile del loro attaccante che rincorre per venti metri il nostro centrocampista cercando di prenderlo da dietro con una entrata Killer!!!…ma questa gente non sa che molti hanno un lavoro ed una famiglia???…che veniamo a giocare solo per divertirtici e stare insieme??? e nessuno vuole andare il giorno dopo a lavoro con le stampelle!!! La seconda espulsione è nata da prosteste pesanti nei confronti dell’arbitro che indicava ad un loro giocatore di togliere catenelle e orecchini per la sua sicurezza…regola nota da anni in tutti i campi di calcio. La terza per un fallo plateale da ultimo uomo sul nostro attaccante…uno dei più classici rossi. Inoltre verso la fine del secondo tempo un loro giocatore, per un fallo subito, insulta con offese l’arbitro….doveva essere un altro rosso diretto, ma l’arbitro da vero signore ha fatto finta di non sentire per non infierire ancora. Da parte nostra abbiamo più volte invitato a smetterla e non abbondare il campo per non dover prendere ulteriori penalizzazioni e multe da pagare, inoltre sotto indicazione del nostro allenatore sul 2-0 abbiamo deciso anche di non infierire ulteriormente sui nostri avversari. Veramente restiamo increduli da questo spirito NON UISP dei Bravehearts Ortona, non è così che noi immaginiamo questo tipo di campionato!”

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