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INTERVISTA

D’ADDAZIO (PINNA99): “La mia speranza è quella di morire prima del Pinna99”

Il Mister del Pinna parla dei 20 anni della sodalizio vestino e della rinascita di quest’ultima stagione

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INTERVISTA: LEONARDO D’ADDAZIO

01 GIUGNO 2020 – Da Anni è l’uomo di punta del Pinna99, quello che lavora dietro le quinte e che al tempo stesso ci mette la faccia, in ogni momento.

Lo ha fatto quando le cose, sportivamente parlando, non giravano per il verso giusto ai vestini; lo ha fatto quando bisognava farsi promotori di una critica costruttiva; lo fa anche adesso che raccoglie i frutti di un lavoro che nell’ultima stagione ha capovolto e migliorato gli scenari di una storica formazione del Nostro Calcio.

Leonardo D’Addazio gonfia il petto per il passato ed il Presente del Pinna99, storica compagine vestina che, al momento dello STOP, occupava la seconda posizione in classifica nella cadetteria UISP, un piazzamento che valeva il secondo ed ultimo tagliando per un viaggio nella massima serie.

Un traguardo inatteso alla vigilia che regala ulteriore orgoglio e senso di appartenenza per l’immediato futuro che tutti speriamo di poter tornare a scrivere quanto prima.


D – Il Ventennale del Pinna doveva essere, per tua stessa ammissione, l’ultimo anno dei Vestini: in questa stagione però il vento è cambiato. Di chi sono i meriti di questo ritrovato ottimismo?


“La mia affermazione è sempre stata scaramantica, in quanto la mia speranza è quella di morire prima del Pinna99, magari giocando a scopone scientifico nel magazzino con gli amici di SEMPRE, ultraottantenni con un bel bicchiere di vino in mano, insieme – risponde ridendo il Mister del Pinna99 – Il vento è cambiato perché sono arrivate nuove persone che sono entrate nello spirito Pinna immediatamente. Faccio 3 nomi su tutti, sperando di non offendere gli altri: Vittorio Pomponio, Tony Lobolo ed Adriano Falone, pur avendo giocato in altre categorie fino alla stagione precedente, hanno dato l’esempio in allenamento con la loro continua presenza e soprattutto con il nostro terzo tempo, di cui spesso sono stati i fautori”

D – Sorpasso e quarto Derby alle Porte per conservare e blindare il secondo posto della cadetteria che di fatto valeva il Viaggio ufficiale nella massima serie: quanto ti ha pesato, sportivamente parlando, questa situazione socio-sanitaria certamente impronosticabile e paradossale?


“Lo ammetto nei precedenti anni, il dopo feste natalizie di solito coincideva con la fine del nostro campionato. Invece quest’anno abbiamo provato e trovato un nuovo assetto che ci ha portato a dare continuità ai nostri risultati. La classifica per noi è un optional e non è un ossessione, quindi passa in secondo piano, rispetto alla mancanza di vedere i miei ragazzi. Mi manca lo spogliatoio ed il nostro magazzino”.

D – Tony Lobolo è il Bomber che sta facendo la differenza nel Vostro scacchiere: dovendo fare un altro nome, qual è il calciatore che maggiormente ti ha stupito nell’annata 2019-2020?


“Non posso fare un solo nome, allora ti rispondo che l’aspetto che mi ha stupito è stata la disponibilità di tutti a mettere da parte le ambizioni personali, lavorando per obiettivi di squadra. Raramente qualcuno si è lamentato per il non utilizzo, considerando che ogni settimana dovevo mandare in tribuna almeno 7 AMICI e questo non è stato facile, ma devo dire che si sono dimostrati molto sensibili e non ci sono state lamentele”

D – Qual è invece l’uomo immagine del Pinna? Il Testimonial del calcio vestino amatoriale e perché?


“Qui devo fare tre nomi.
Uno su tutti è Marco Manocchia che senza di lui, sono certo che il Pinna non ci sarebbe più, anche senza giocare quasi mai, rappresenta la continuità e simboleggia il Pinna.
Stefano Carota, che anche se negli ultimi anni non è stato sempre presente a causa del lavoro, per me Rappresenta la guida spirituale del Pinna99.
Infine, non per importanza Gianluca Esposito, il Presidente, che spero si deciderà al più presto in campo, che per me Rappresenta l’amicizia oltre ogni confine, basta dire che se avessi avuto altri gusti, mi sarei innamorato di lui (altra risata, ndr)”

D – Ci sono spiragli di normalità calcistica all’orizzonte: Alessandro Donati (difensore della Virtus Penne, ndr) ha lanciato la proposta di un Derby di Ferragosto per far ripartire ufficialmente il calcio. Potrebbe essere una proposta interessante per riassaporare il gusto del pallone?


“Guarda Alessandro, Noi siamo pronti a giocare anche domattina, se poi giochiamo con la Virtus o con lo Sporting o con qualunque altra squadra non fa differenza, per noi le partite sono tutte uguali. L’importante per noi è divertirsi”

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