Connect with us

INTERVISTA

MR GALANTI (CRAL ANGELINI): “Preparare una partita del Cral non è facile”

Il Mister dei Campioni d’Italia si confessa, tra primati provinciali ed uno Scudetto costruito in 2 Anni che adesso vale quantomeno 24 Mesi

Published

on

Condividi il Post

Shares

I NOSTRI PARTNER


STUDIO NOTARILE FUSCO

INTERVISTA: MICHELE GALANTI

29 MAGGIO 2020 – Negli ultimi 4 Anni è stata definita “La Juventus del Calcio UISP” ed il dominio sportivo del CRAL Angelini si sposa perfettamente con questa definizione.

3 Titoli Provinciali consecutivi, due finali Scudetto UISP in Serie, un Titolo Regionale ed un Tricolore cucito sul cuore.

Un ruolino di marcia impressionante che, a conti fatti, si “arricchisce” anche di un altro primato: un Titolo di Campione d’Italia che vale 2 anni.

Già, perché in attesa di conoscere il destino dei campionati UISP Abruzzesi (Entro Metà Giugno verranno ufficializzate le decisioni del Nostro Comitato, ndr), l’Ente Nazionale ha già sospeso tutte le attività sino al 31 Agosto 2020.

IL RUOLO DEL MISTER

In tutto questo, veste un ruolo primario l’allenatore Michele Galanti. In sella al CRAL Angelini dalla stagione 2016-2017, è lui la guida tecnica di una formazione che sta scrivendo la Storia del Nostro Calcio. Perché nonostante molti detrattori sostengano che per i Campioni d’Italia sia valido il motto “Ti Piace Vincere Facile”, in realtà Vincere NON è MAI Facile.

Creare un Gruppo con Mentalità e Spirito Vincente è sempre impresa ardua e dunque applausi e complimenti a colui che rende possibile tutto questo, Michele Galanti appunto, che per giunta non sembra ancora pago e sazio. Chapeau!


D – Il Presidente Ciarcelluti per un anno intero ha accompagnato ogni vostra vittoria con #c’èancoraunobiettivo: credi che la stagione 19-20 sia al capolinea e quale il tuo stato d’animo dinanzi ad una potenziale mancata assegnazione di Titoli per l’annata ancora in corso?


“Grandissimo presidente, dall’inizio di questa stagione aveva preannunciato dei nuovi obiettivi quasi impensabili…mi viene da dire “bei tempi”. Improvvisamente dal 9 marzo tutto è cambiato. Ora immaginare solamente di ricominciare per terminare il campionato è utopia. Troppo presto per pensare ad un contatto o ad un contrasto in campo senza avere la certezza di non rischiare un contagio. Per noi, l’eventualità di non vederci assegnato il titolo di campione provinciale non cambia di una virgola l’orgoglio e la consapevolezza di aver fatto un cammino incredibile con 22 vittorie su altrettante partite, 90 reti fatte e solo 15 subite, primi nella coppa disciplina”.

D – Dopo 3 Campionati Provinciali, 1 Titolo Regionale ed un Titolo Italiano c’è ancora spazio nella tua bacheca di Mister del CRAL?


“Spazio per le vittorie ce ne sarà sempre, troppa è la passione per questo magnifico sport che è il calcio. Certo un’altro titolo fuori regione troverebbe uno spazio particolare”.


Gepostet von Cral Angelini Abruzzo am Sonntag, 30. Juni 2019


D – Domanda classica: è più bello il primo trofeo, l’ultimo, o quello che deve ancora essere conquistato?


“Ogni vittoria, ogni titolo vinto ha un sapore particolare mai uguale e sempre incredibilmente piacevole. Ogni titolo vinto è legato ad un ricordo, ad un gruppo di giocatori e di collaboratori, ad un sacrificio ed a una gioia. Ogni vittoria è fantastica ed unica. Spero di aver reso l’idea”.

D – Potendo scegliere di immortalare un momento della tua avventura del calcio UISP, quale sarebbe la cartolina da tenere gelosamente tra le mani?


“Mi viene in mente la seduta tecnica prima della finale del campionato italiano vinto a Pesaro. Un emozione incredibile, un ricordo indelebile, negli sguardi dei giocatori la voglia e la consapevolezza della loro forza, di andare a prendersi quel titolo per il quale avevano lottato da 2 anni. Nessuna squadra quel giorno li poteva fermare”.

D – In questi mesi abbiam parlato con Contini, Fragassi, Nepa, Segalotti: tutti ti ritengono “responsabile” dei successi di questo CRAL. Come si prepara una partita con tanti campioni a disposizione?


“Li ringrazio di cuore ma io non ho fatto nulla di particolare, loro sono stati gli artefici dei successi. Forse l’unico merito che ho avuto è stato il non fare danni o forse nel farne pochi. Il vero artefice è il nostro Presidente Armando Ciarcelluti, non ha mai sbagliato una decisione. Sempre composto, educato, professionale ed allo stesso tempo padre, fratello ed amico. Alla base di una grande squadra c’è sempre una grossa società con un grande Presidente. Il CRAL ne è l’esempio. Preparare una partita del Cral non è facile. Bisogna stare attenti a tutto, non trascurare nulla e soprattutto curare anche i dettagli”.

D –  Chiudiamo con due provocazioni: la prima riguarda il tuo ruolo di Mister. Saresti disponibile a cimentarti in futuro su un’altra panchina del Mondo UISP?


“Perdonami ma immaginarmi in un altro spogliato o seduto in un’altra panchina mi fa girare la testa. Gesti scaramantici e abitudini consolidate nel tempo, sorrisi e battute con giocatori unici per la loro forza ma soprattutto per la loro umanità, non si trovano così facilmente. Per il momento la panchina Cral me la tengo stretta”.

D – Seconda provocazione: il CRAL Angelini è più forte di Quelli della Notte?
“Non credo, credo che loro siano stati un livello troppo superiore”.

Condividi il Post

Shares
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

ISCRIVITI UISP MAGAZINE TV



80°minuto

Highlights

SPECIALI UISP MAGAZINE

Albo d'Oro

Trending

INFO UISP MAGAZINE
Invia via WhatsApp