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RECUPERI SERIE B | Mancini, all’ultima curva, decide Pescara Colli – River United: 4-3

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PESCARA COLLI     4
RIVER UNITED       3


di Ufficio Stampa Pescara Colli

PESCARA – All’ultimo respiro. Minuto 81′: un cross di Pino Massimi dalla destra, pennellato, con la forza della disperazione, ma pieno di energia positiva alla ricerca di una vittoria fondamentale, trova Giovanni Mancini (dirottato in attacco da un cambio tattico di Labozzetta si soli cinque minuti prima) che prende l’ascensore e scaraventa di testa il pallone in rete. Delirio al San Marco. Pescara Colli – River United, recupero della diciottesima giornata della Serie B Uisp Pescara 2016/17 termina 4-3 all’ultimo centimetro dove i bisncoverdi sono stati autentici protagonisti del match, sia in positivo che in negativo.

Labozzetta si presenta per la prima volta nel 2017 in formazione tipo, con Danilo Massimi a difendere i pali dietro il quartetto Trignani-Mancini-D’Amico-Mauro Giancaterina. In mediana il rombo torna protagonista con Margiotti in cabina di regina, Pennese e Matteo Massimi ad agire da mezz’ali e Rossoni ad unire il centrocampo con la coppia d’attacco Troiano-Pino Massimi.

La gara comincia in salita: al sesto minuto un lancio lungo verso sinistra degli ospiti pesca il numero 7 in vantaggio sulla corsa rispetto a Trignani che dopo dieci metri palla al piede batte Massimi con un preciso diagonale. Il grifone non ci sta e la reazione arriva dopo soli 60 secondi: cross profondo di Trignani dalla destra, conclusione da fuori di Rossoni con il pallone deviato che resta in area e sul quale è abile Troiano a fiondarsi e realizzare in due tempi ribadendo una grande respinta del portiere con una zampata vincente. La gara è gradevole, con i padroni di casa che sfiorano più volte il vantaggio lasciando Massimi inoperoso tra i pali. Ci prova Massimi al quarto d’ora con una grandissima conclusione destinata all’incrocio sulla quale l’estremo difensore della squadra di Scafa si fa trovare pronto spedendo in angolo. Sul susseguente corner D’Amico sfiora il gol impattando bene di testa senza trovare però lo specchio della porta. Alla mezz’ora è Troiano a gettare alle ortiche il possibile vantaggio gestendo dapprima bene un contropiede e sbagliando però in seguito il facile appoggio che avrebbe messo bomber Pino Massimi da solo contro il portiere.

La ripresa non vede cambi ne di Labozzetta ne negli ospiti che, segnaliamo, si sono presentati a Pescara in sole 11 unità. Il grifone spinge sull’acceleratore e Matteo Massimi divora letteralmente il 2-1 a tu per tu col portiere dopo un perfetto inserimento centrale. Il vantaggio si fa attendere ma arriva al decimo: punizione pennellata di Margiotti dalla destra che pesca la forza e le capacità di bomber Pino Massimi che di testa gonfia la rete rimediando anche un fortuito pugno sull’orecchio. Proprio sul gol si fanno vibranti le proteste del portiere, convinto di aver subìto carica, e un “vaffa” di troppo costringe il direttore di gara ad estrarre ai suoi danni il cartellino rosso. Brutta tegola per il River che come detto in precedenza non presenta cambi in panchina, ritrovandosi a far indossare i guantoni allo stoico capitano, difensore centrale di ruolo naturale. L’espulsione e l’handicap del portiere non demordono però la forte formazione di Scafa, e in dieci minuti accade l’incredibile: il Pescara Colli gestisce malissimo il pallone nonostante il vantaggio e subisce due volte in contropiede prima il pareggio e poi addirittura il 2-3, complici clamorose disattenzioni difensive in entrambi i gol. Lo spirito di questa squadra spesso ha dimostrato come riesca a tirare fuori il meglio nei momenti di difficoltà, e alla mezz’ora inizia la rimonta epica: ennesimo corner e Pino Massimi in due tempi realizza il quattordicesimo centro stagionale nonché la quarta doppietta sin’ora riportando in parità la gara. Labozzetta a cinque minuti dalla fine si inventa il cambio tattico che non ti aspetti: Mancini in attacco e…il resto è storia!!!

Onore agli avversari, rimaneggiati con soli 11 uomini a disposizione e con un difensore in porta per tutta la ripresa e subendo un gol con un uomo a terra senza protesta alcuna.

Neanche il tempo di esultare e riflettere però, lunedì si torna in campo e serve la testa giusta: con quella, a volte, puoi spingerti oltre ogni confine!


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