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Spadafora: “Ritengo più giusto e più sicuro giocare nei centri sportivi”

4 Regioni ripartono tra deroghe e regolamenti “impossibili”; intanto il vertice attende… ancora

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IN ATTESA DI CONOSCERE UNA DECISIONE


PESCARA –Per il ministero della Salute, di fronte al parere degli scienziati non si può cedere e non vale il tema dei “due pesi e delle due misure” rispetto al calcio professionistico, dove i giocatori si sottopongono a un monitoraggio sistematico a base di tamponi e test sierologici, impossibile da organizzare nell’ambito amatoriale.

Ma Spadafora invita a rivalutare la questione:


“Da giorni vediamo persone che giocano nelle piazze, nelle strade, sulle spiagge e nei parchi pubblici, ritengo più giusto e più sicuro giocare nei centri sportivi seguendo le regole previste dalle Regioni. Resta fondamentale il parere dei medici, ma non si può ignorare il contesto: il Governo ha il dovere di assumersi la piena responsabilità di ogni decisione. L’attuale situazione sta determinando un duplice effetto negativo: da un lato, migliaia di associazioni dilettantistiche e società sportive sono costrette a cessare le proprie attività e a licenziare di fatto i collaboratori; dall’altro gli sforzi sinora compiuti rischiano di essere compromessi”

[fonte: gazzettadellosport.it]

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