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INTERVISTA

INTERVISTA | CIONI: “Non credo che il nostro “sistema” possa essere ridimensionato da questa emergenza”

La Voce Giornalistica di Calcio UI, Bibbia del Calcio UISP di Empoli-Valdelsa, condivide con Noi l’attuale situazione tra Stallo e potenziale Ripartenza

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INTERVISTA: SIMONE CIONI


07 MAGGIO 2020 – Fase2, si Parte, non si riparte, un timido risveglio, oppure l’inizio della seconda ondata?

Questi i dubbi e gli interrogativi che tutti si pongono in questi giorni, divisi quasi equamente tra ottimisti e pessimisti dopo oltre 50 giorni di quarantena.

L’emergenza Socio-Sanitaria dettata dal Covid19 era difficilmente preventivabile all’inizio di questo 2020 che, numeri alla mano, avrebbe dovuto rappresentare un sinonimo di avanguardia e che a conti fatti ha portato indietro le lancette dell’orologio al primo medioevo.

In un clima dunque intriso di incertezze, il Nostro Mondo Calcistico cerca conforto e confronto con le limitrofe realtà uispine; lo abbiamo fatto durante il primo stop forzato (Toscana, Emilia, Sardegna e Lombardia le regioni che hanno riposto “Presente” al Nostro Appello e per quest le ringraziamo pubblicamente), lo facciamo adesso che ipotizzare un futuro a medio-lungo termine non diviene occasione per essere tacciati come eretici e dunque giudicati e puniti come tali.

IL TOP IN ITALIA

Nel Mondo UISP, il Calcio Toscano è certamente uno dei più valenti e prolifici: lo dicono i numeri e lo dicono i titoli, questo per mettere d’accordo sia chi considera la UISP sotto il profilo Sociale, sia chi lo reputa un ambito esclusivamente sportivo.

Gli Ottimi rapporti di UISP Magazine con Calcio UI ci consentono di avere una “Linea Diretta” con i “colleghi” di Empoli ed in questa intervista con Simone Cioni (lo ringraziamo e gli porgiamo gli Auguri per il compleanno festeggiato in questi giorni) desideriamo esplorare come vivono altrove la nostra stessa condizione di stallo e di incertezza sul futuro:


D – Emergenza Covid19 e Calcio: Come finirà la stagione 2019-20 in Serie A e nel Nostro Mondo UISP?


“Per quanto riguarda la Serie A credo che alla fine il campionato sarà portato a termine mentre per ciò che concerne il nostro mondo Uisp la vedo un po’ più dura. In tal senso, comunque, credo che sarà fondamentale questa prima parte della fase-2. Se le cose dovessero proseguire positivamente, senza che la curva dei contagi ricominci a salire, magari ci sta che ci sia anche la possibilità di un ulteriore calo delle restrizioni per riprendere in totale libertà l’attività sportiva da metà giugno o forse più plausibilmente a luglio”


D – Sei la “Voce Giornalistica” di Calcio UI, Vangelo del Calcio UISP Empolese (tra i più importanti in Italia come numeri e come seguito, ndr): come state affrontando mediaticamente questa emergenza e come credi cambieranno gli equilibri nel prossimo futuro?


“Come Calcio Ui ci è piaciuto prima di tutto mettere in luce le iniziative delle varie società a sostegno delle associazioni o degli ospedali dell’Empolese-Valdelsa per far fronte a questa emergenza sanitaria. E sono state davvero tante quelle che hanno deciso di raccogliere e donare cifre più o meno importanti, a dimostrazione della grande unità e senso civico che c’è nel mondo amatoriale, legato a doppio filo con il tessuto sociale del proprio territorio. Inoltre, con delle dirette sulla nostra pagina abbiamo cercato di affrontare questa situazione prima con gli organi istituzionali, come i presidenti della Struttura Attività Calcio Empoli-Valdelsa e di quella regionale, poi con alcuni dei diretti interessati tra allenatori, dirigenti e giocatori. Venerdì prossimo, 8 maggio, invece, abbiamo deciso di alleggerire un po’ il tavolo della discussione e fare un bilancio di quanto successo in campionato fino allo scorso 8 marzo (una sorta di pagellone) più un “giochino” su come sarebbe finita (o finirà) questa stagione. Per quanto riguarda il prossimo futuro la preoccupazione maggiore è quella che riguarda l’aspetto economico perché c’è il rischio che molte società si trovino in grande difficoltà a reperire il budget per affrontare una nuova stagione, visto che molte si reggono sul contributo di piccole realtà commerciali locali o sull’organizzazione di sagre, feste di paese o tornei estivi”


D – La Vostra squadra è parte integrante del Calcio UISP, ma siete di fatto un’entità autonoma e distinta: quali i segreti del Vostro Successo e credi che questa Situazione cementerà ancor più il rapporto con i calciatori amatoriali? Oppure c’è il rischio di perdere per strada qualche adepto?


“La parola ‘chiave’ l’hai già usata te: squadra. Il nostro obiettivo è quello di dare voce e regalare la giusta visibilità ad un mondo la cui esistenza fino a qualche anno si riscontrava su poche pagine di giornale ed una trasmissione radiofonica. Per farlo, però, fin dall’inizio ci siamo affidati proprio ai diretti protagonisti cercando di coinvolgerli sempre di più in un rapporto che va oltre il rettangolo di gioco. Le nostre cronache, le interviste, le trasmissioni e le varie premiazioni sono soltanto l’iceberg di un lavoro più profondo a cui tutti, crediamo, si sentano liberi di poter partecipare. Per questo chiaramente, dobbiamo anche ringraziare la grande disponibilità dell’Uisp Empoli-Valdelsa sia per la collaborazione sui campi con tutti gli attori protagonisti (dirigenti Uisp e arbitri) sia per l’entusiasmo con cui hanno sempre accettato i nostri inviti alle varie iniziative. Onestamente non credo che questo nostro “sistema” possa essere ridimensionato da questa emergenza, anzi proprio in questo lasso di tempo abbiamo potuto constatare come tanti giocatori, dirigenti o allenatori si sono avvicinati a noi per avere delucidazioni o pareri sulla situazione futura del nostro mondo, portando alla luce anche tutte le loro speranze o perplessità. Insomma, se possibile credo che il nostro rapporto con gli attori del nostro movimento si sia ancor più rinsaldato”


D – Calcio UISP e Comunicazione: quale credi sia l’importanza del nostro Lavoro nell’edificazione di questo bel giocattolo?


“Da parte di chi vive il mondo amatoriale da dentro credo che prima di tutto ci sia la gratificazione nel vedere che altre persone condividono la tua stessa passione e “perdono” del tempo per darle spazio. A qualsiasi livello si pratichi questo sport fa sempre piacere vedere sottolineati i propri sforzi od osannate le proprie imprese perché la vita è fatta soprattutto di emozioni, belle o brutte che siano, e se anche gli altri se ne accorgono è ancora più bello. In questi anni poi, senza essere autoreferenziale, abbiamo più volte avuto il riscontro di tanti ragazzi che hanno deciso di venire a giocare nell’Uisp, piuttosto che proseguire le proprie avventure in categoria, anche per la copertura mediatica che regaliamo al nostro campionato”

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